“SACHA” AVEVA UN ANNO QUANDO IL 26 APRILE 1986 AVVENNE LA ESPLOSIONE ALLA
CENTRALE DI CHERNOBYL.
Questa è la storia raccontata nel documentario “ Sacha un bimbo di Chernobyl”, diretto dai registi cubani
Roberto Chile e Maribel Acosta e prodotto dalla rivista Resumen Latinoamericano.
Il docufilm raccoglie le testimonianze dei medici ed operatori sanitari che hanno lavorato in quel
programma, le testimonianze dei ragazzi e ragazze che hanno lottato per vivere ed hanno ricevuto le cure
necessarie a Cuba.
Cure ma anche la speranza da parte di una isola con una lingua diversa ed in grande difficoltà economica , allora per il perdurare del blocco statunitense e per il crollo del blocco socialista, ma il cui gesto di solidarietà umana ha salvato la vita e curato la malattia di migliaia di bambini.
Nessuno immaginava che solo tre mesi dopo la fine della fase di riprese del docufilm, una altra catastrofe avrebbe scosso la umanità, facendo crollare sistemi sanitari di molti paesi del primo mondo.
Ed ancora una volta Cuba, ha ispirato questa storia umana, che estende le mani di aiuto dei suoi medici; ieri per Chernobyl, oggi per far fronte ai malati di covid19 ,come la brigata medica arrivata in Piemonte e in Lombardia ad aiutare e fronteggiare la grave pandemia in Italia.
I circoli di Italia Cuba del Granma e di Savona sono lieti di poter offrire la visione, in anteprima nazionale, il 21 ottobre alle ore 18,30 presso la Sms dei Serenella in via Vittorio Veneto del docufilm .
Presenterà la serata il regista attivista tedesco Tobias Kriele , interverrà il sindaco di Quiliano Isetta Nicola , porterà i saluti dei circoli organizzatori Simone Anselmo Italia Cuba.
Fonte.- Circoli Savona e Granma di celle ligure Italia-Cuba

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