



L’ex Vicepresidente ecuadoriano Jorge Glas Espinel e’ stato arrestato all’interno dell’ambasciata del Messico a Quito. Infatti, gruppi armati della polizia ecuadoriana insieme ai militari e gruppi dei reparti speciali hanno fatto irruzione presso la sede diplomatica. A porre immediata opposizione, anche a scapito della propria vita e’ stato il capo di missione (F.F) Roberto Canseco, quest’ultimo ha assunto l’incarico in quanto pochi giorni fa l’Ecuador ha dichiarato persona non grata l’ambasciatrice Raquel Serur Smeke. Canseco e’ stato messo in ginocchio dalla forze armate nel tentativo di difendere il proprio Stato.
Ieri sera, attorno alle 22:00 circa, era già presente una forte presenza delle forze dell’ordine ecuadoriane il quale era consistentemente aumentato a seguito della dichiarazione del Presidente del Messico Andres Manuel Lopez Obrador il quale ha concesso asilo polÃtico al ex vicepresidente Jorge Glas Espinel.
Glas Espinel, si trovava all’interno dell’ambasciata messicana ormai da dicembre dell’anno scorso il quale era stato condannato in cassazione per diversi reati, tra cui, corruzione e delinquenza organizzata e aveva fatto richiesta di asilo politico al Presidente Messicano Lopez Obrador. Infatti, anche altri ex funzionari del Governo di Correa hanno percorso la stessa strada, tra cui l’ex Ministro di Affari Esteri Ecuadoriano, Ricardo Patino e l’ex presidente el Parlamentario ecuadoriano Gabriela Rivadeneira.
Secondo fonti presenti a Quito l’ingresso forzato delle forze dell’ordine ecuadoriane all’ambasciata a Quito dovrebbe essere avvenuto attorno alle 22:30 attraverso diverse porte. In particolare hanno fatto ingresso presso la sede diplomatica diverse auto blindate le quali avrebbero portato via il exvicepresidnete Glas, il quale successivamente e’ stato portato presso la sede del Pubblico Ministero di turno sarebbe stato anche visitato da i sanitari del servizio di emergenza ecuadoriano 911 per verificare il suo stato di salute.
Il governo dell’Ecuador, guidato dal presidente Daniel Noboa Azin ha fatto sapere attraverso il Ministero di Affari Esteri Ecuadoriano che il sui agito e’ stato in pieno godimenti dei diritti, della Costituzione e le Leggi e delle Convenzioni Internazionali, citando peralto quella di Vienna e Nazioni Uniti. Noboa Azin in pubbliche dichiarazioni ha affermato che il Messico ha dato asilo politico ad un delinquente non compiendo così con le gli accordi internazionali intrapresi.
La risposta del Presidente Messicano non si e’ fatto attendere il quale attraverso comunicato ufficiale ha considerato l’ingresso delle forze armate ecuadoriane alla sede diplomatica messicana come un attacco alla sovranità rompendo quindi tutti i rapporti diplomatici e richiamando tutto il personale a fare rientro in Messico, inoltre sempre nello stesso comunicato il Messico, guidato da Lopez Obrador chiede tutte le garanzie del caso per farli rientrare in sicurezza. Allo stesso modo la Ministra di Affari Esteri Messicana ha disposto che tutto il personale diplomatico ecuadoriano lasci immediatamente lo Stato. Infine, ha informato che fara’ ricorso alla Corte Internazionale Giustizia per denunciare quanto effettuato dallo Stato ecuadoriano.
Notizia in aggiornamento
@davidpazmio/Il Quotidiano Latinoamericano
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