



Convalida dell’arresto ed il viaggio a Guayaquil
Ore durissime quelle che sono susseguite all’arresto dell’exvicepresidente ecuadoriano Jorge Glass Espinel all’interno dell’ambasciata messicana a Quito. Infatti, l’arresto avvenuto alle ore 22:30 di ieri a seguito dell’irruzione delle forze armarte ecuadoriane composte da polizia, militari e gruppi di elite i quali hanno forzato i diversi ingressi della sede diplomatica del paese norteamericano. Rompendo cosi i rapporti diplomatici tra i due stati del continente americano.
Subito dopo l’arresto Glas Espinel e’ stato portato come da prassi, oltre ad essere stato visitato da personale medico, il pubblico ministero di turno ha avanzato la apposta richiesta di convalida dell’arresto, in base al mandato di cattura emesso da i giudici ecuadoriani, il quale e’ arrivato solo in ore del mattino. Il quale successivamente e’ stato ulteriormente confermato attraverso un comunicato da parte del SNAI.
Dopo l’arrivo della convalida l’exvicepresidente e’ stato portato sotto un’imponente scorta armata all’aeroporto di Quito per imbarcarsi nell’aeromobile numero 452 dell’esercito ecuadoriano verso la città di Guayaquil, quest’ultima sede di una delle carceri di massima sicurezza del paese denominata appunto ‘La roca’
Cassa Circondariale La Roca
‘La roca’ ovvero ‘La fortezza’ e’ un carcere ideato concettualmente come un centro di massima sicurezza, imbattibile, con controlli a tappeto e con pieno controllo da parte delle forze armate locali. Anche se durante questi ultimi anni e’ stata tutto tranne per la quale era stata pensata. La roca, si trova nella periferia della città di Guayaquil, e accoglie principalmente coloro che sono stati giudicati per reati legati alla mafia, delinquenza organizzata, traffico di droga e omicidio.
Jorge Glass rimara presso questa cassa circondariale, almeno in linea teorica fino alla conclusione della sua condanna.
Rapporti Ecuador e Messico
Allo stato attuale i rapporti diplomatici tra L’ecuador e Messico sono da considerarsi estinti, quest’ultimo inoltre ha dichiarato pubblicamente di voler portare l’Ecuador davanti ai tribunali internazionali di Giustizia affinché che venga fatta chiarezza sull’intera vicenda.
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